Il BUMP PAINTING, una variante del bodypainting: un’arte vera e propria, che invece di utilizzare l’intero corpo, come tela utilizza soltanto il pancione della futura mamma!
Anticamente questa forma d’arte veniva utilizzata per scopi religiosi e propiziatori, ma anche a scopo protettivo.
I colori con cui la pittura del corpo viene eseguita però hanno una durata molto limitata, ecco perchè viene associata spesso alla fotografia: per immortalare un attimo e conservare per sempre la creazione dell’artista.
Ecco quindi spiegato il motivo della mia presenza alla lezione finale del corso di accompagnamento al parto di Margherita Bergamini (ostetrica) e Raffaella Giovanardi (psicologa).
Sono una fotografa fortunata.
Con la mia forma d’arte ho potuto dare per sempre memoria ad un’altra forma d’arte. Perchè i futuri papà che hanno dipinto, non solo hanno colorato, ma come alle origini, loro hanno “protetto”. Hanno saputo dare un’immagine al loro amore e alla loro emozione. Hanno saputo cogliere con estrema delicatezza le sfumature del momento intimo e dell’intesa che si è creata tra la coppia. Proprio come un bozzolo per una farfalla, hanno colorato la loro crisalide, nell’attesa di diventare una meravigliosa farfalla: la loro famiglia.
Durante la colorazione del pancione è stata semplicemente affascinante l’atmosfera che si è venuta a creare: il silenzio pacato interrotto solo da parole sussurrate o risate spontanee, frasi brevi di intesa che lasciavano intuire un fortissimo legame confidenziale tra le coppie.
Mi sono sentita davvero beata a poter gironzolare tra di loro, sdraiarmi al loro fianco per cercare l’angolazione giusta, avvicinarmi per cogliere le loro emozioni meglio e sentirle da vicino per poi allontanarmi osservandoli senza disturbare e rubare un loro momento.
Ringrazio davvero di cuore queste coppie e le professioniste che li hanno accompagnati in questo percorso fondamentale, per avermi dato un’opportunità di crescita professionale e personale.